L’AGGRESSIONE A MILANO DENUNCIATA DA CARLOTTA FERLITO

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Mi sto sentendo uno schifo per essermi fatta delle domande su questa storia di aggressione a Milano che sto per raccontarvi. E’ che ho sviluppato un certo cinismo verso le denunce che diventano virali sui social. E che per vari motivi sembrano fumose.

Quindi spero che i miei dubbi vengano smentiti e che sia stato solo il mio pregiudizio ad averli innescati.

E spero però anche che le domande che mi sto ponendo, per chi lavora sui social e per chi si occupa di informazione, siano utili a essere più precisi nel riportare notizie così gravi.

L’aggressione a Milano denunciata da Carlotta Ferlito

Primo piano di Carlotta Ferlito mentre racconta l'aggressione a Milano subita dall'amica
dal profilo Ig di Carlotta Ferlito

Il 30 aprile guardo un video di Carlotta Ferlito che denuncia un’aggressione subita “qualche giorno fa” da una delle sue migliori amiche che non ha i social e ha delegato lei di raccontare la sua storia… che “non ha un lieto fine” (tipico inizio di post che deve fare engagement, ndr)

La sua amica, era nella stazione Cadorna ad aspettare la metro, quando è stata aggredita in un giorno lavorativo (ricordatelo) alle 19;30 da un uomo mezzo nudo che armato di una mazza ha iniziato a picchiarla senza che lei avesse fatto nulla, facendola svenire. Solo grazie all’aiuto di qualche anima buona è riuscita a salvarsi.

Quando si è risvegliata in una sorta di infermeria (deduco che non fosse un ospedale o un pronto soccorso, ndr) la polizia le dice che lo stesso uomo poco prima aveva tentato di molestare altre due donne e aveva aggredito un funzionario ATM che però per direttive aziendali non può fare nulla se non allontanarsi e chiamare le forze dell’ordine (non è proprio così, si tratta degli addetti alla sicurezza che non hanno potere di polizia ma possono intervenire in situazioni di emergenza, ndr). La conclusione giusta e condivisibile è quella di prestare attenzione e non abbassare mai la guardia, ecc. ecc.

Un solo giornale ha parlato dell’aggressione a Milano

Articolo de Il centro sull'aggressione
Web de Il Centro

Faccio una veloce ricerca su google e scopro che l’unico organo di stampa a parlare di questa aggressione è Il Centro, giornale abruzzese che il 10 aprile (20 giorni prima del video della Ferlito) pubblica una lunga intervista alla vittima, che è di Pescara e che denuncia con fermezza la violenza subita, che non deve essere considerata inferiore ai femminicidi solo perché lei fortunatamente non è morta e dice poi, più o meno, le stesse cose che riferirà la Ferlito.

Il giornale fa poi un racconto dettagliato dell’aggressione avvenuta in un giorno lavorativo e parla di corsa al pronto soccorso, la possibile frattura del setto nasale poi invece non confermata e sottolinea come quest’aggressione sia stata riportata solo in qualche post di amici.

La pagina IG Comitato Sicurezza per Milano

post di comitato sicurezza per Milano che racconta aggresione all'amica di Carlotta Ferlito
Ig Comitato Sicurezza per MIlano

Andando un po’ più a fondo scopro dalla pagina Instagram Comitato Sicurezza per Milano, una sorta di spazio di denuncia e di segnalazioni su questioni di sicurezza (con violenza libera però nei commenti) che l’aggressione è avvenuta il 30 marzo. C’è un post anonimo che riferisce non quanto visto direttamente ma quanto raccontato dal compagno di una o di uno, non lo so.

La ragazza stava per i fatti suoi e a un certo punto un uomo di colore si è calato i pantaloni e ha iniziato a picchiarla. Solo l’intervento di un passante e di un macchinista ATM ha evitato il peggio. Questo “compagno” ha anche riferito che precedentemente, come riportato anche dalla Ferlito, lo stesso uomo aveva molestato due ragazze e aggredito un addetto ATM.

Il commento di una testimone dell’aggressione a Milano

il commento di una delle testimoni
Ig Commissione Sicurezza per MIlano

Tra i tanti commenti c’è quello di una testimone che tagga due amiche e scrive: “mentre scappavo dalla folla, ho dovuto gridare scappate tutti perché quelli distanti dall’ultima cabina di metro che non sono riusciti a capire cosa stesse succedendo giustamente non sono scappati, ma non abbiamo sentito nessuno che avvisasse tutte le altre persone che stava per succedere qualcosa di pericoloso, neanche con un urlo come ho fatto io! Infatti, quel fuori di testa è riuscito a colpire più di una persona”.

Quindi una ragazza viene picchiata e un’altra crea il panico tra la folla della metro.

Il post della “vittima” dell’aggressione (?)

screenshot comparso che sarebbe stato scritto dalla vitttima dell'aggressione
Ig di Commissione Sicurezza Milano

In data 2 aprile, sulla stessa pagina vengono pubblicati gli screenshot di una richiesta che sembrerebbe della vittima. La ragazza, se qualcuno li avesse, vorrebbe avere i video dell’aggressione visto che lei non ricorda nulla, a parte la mazza che la colpiva in faccia. Tranquillizza tutti dicendo che non è tanto il dolore quanto il trauma. E racconta che mentre la soccorrevano ed era in un bagno di sangue, qualcuno urlava a chi aveva preso l’aggressore e forse lo stava menando di non fargli male. All’aggressore.

altra parte dello screenshot con quanto dichiarato dalla vittima

Di questo dettaglio non si trova più traccia però né nell’intervista con Il Centro né nel racconto della Ferlito. Saranno davvero parole della vittima? Questa pagina ig ha verificato? Una volta intervenuta sul posto la polizia, io, i motivi per volere i video della propria aggressione violenta non li vedo. E, se li vedo, non mi piacciono. Un video del genere fa fare tante views.

Riassunto di quello che sappiamo:

1. Carlotta Ferlito con aria solenne racconta dell’aggressione subita da una delle sue migliori amiche. Dice “qualche giorno fa” e invece parliamo di 30 giorni, parla di un giorno lavorativo quindi pieno di gente ma un’altra testimonianza dice che l’aggressione è avvenuta il 30 marzo che era domenica. Tenderei a dare fiducia all’ex ginnasta però …boh. Tramite la denuncia si dovrebbe risalire facilmente al giorno. Oltretutto la pagina Instagram parla anche di naso rotto che, per fortuna non c’è stato.

La Ferlito tiene a precisare che le forze dell’ordine hanno detto che probabilmente l’aggressore sarebbe rimasto solo qualche ora dietro le sbarre. A distanza di un mese, non sarebbe stato corretto nei confronti dei suoi follower chiedere alla sua amica com’è finita la vicenda e raccontarlo?

2. Tranne Il Centro e la pagina instagram che vi ho citato e di cui non ho referenze, nessuna testata, nessun blog nessun media ha pubblicato questa notizia che, per certa stampa, lo sappiamo, sarebbe stata oro: giovane ragazza italiana massacrata di botte fino a svenire da un uomo di colore mezzo nudo. Il tutto mentre un’altra ragazza si sarebbe fatta spazio tra la folla urlando a tutti di scappare. Magari in quei giorni ci sarà stata qualche altra notizia più forte di una violenza su una donna e ancora più capace di far inferocire la gente.

articolo di Open che parla di mazzate in viso all'amica di Carlotta Ferlito
pagina di Open
Pagina de Il Giornale che parla di aggressione all'amica di Carlotta Ferlito
Pagina de Il Giornale

3. Dopo la denuncia social di Carlotta Ferlito, Open, Il Giornale, Dagospia, Io Donna, Leggo hanno pubblicato la notizia non approfondendola. D’altronde perché farsi una domanda se una cosa la dice una influencer? Per dei giornalisti sarebbe stato facile almeno capire il giorno esatto in cui c’è stata l’aggressione. Si sono limitati, invece, con un’approssimazione imbarazzante, a stenografare le parole dell’ex ginnasta, con la libera interpretazione sul fatto se la vittima sia stata presa a mazzate, bastonate o picchiata.

la vittima  a Fuori dal Coro
X di Fuori dal Coro

Con la stessa approssimazione e anche con poca deontologia, Fuori dal Coro ha trasformato l’aggressione in violenza sessuale e ha direttamente invitato la vittima (sarà quella vera che ha chiesto all’amica Carlotta di raccontare la storia perché lei non ha i social?). in trasmissione la ragazza ha letto la denuncia alle Istituzioni che non tutelano i cittadini (confesso la mia approssimazione, ho visto solo un estratto pubblicato sui social, il mio cervello, pur essendo quello di una bionda, mi impedisce di guardare quella trasmissione).

Io sono Valeria, vendo posh e scrivo letters.
Questo è Posh and Letters.
(Se vi va mi trovate soprattutto su Fb, sono una boomer!)